Perché un coach nello sport?

Il corpo, la mente e le emozioni sono indissolubilmente collegati, per questo in un allenamento sportivo è indispensabile preparare il fisico, affinare la tecnica e affrontare questo anche dal punto di vista psicologico.

L’ansia e la paura possono influire negativamente sulla prestazione sportiva, esaurendo le risorse mentali e fisiche di un atleta. Riconoscere stadi d’ansia, di rabbia e di angoscia ha un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Le domande da porsi sono:
“Dove vuoi andare? Cosa vuoi? Perché?” Comprendere gli obiettivi a lungo raggio, per definire gli step per raggiungerli.

Su cosa si lavora?

  • Performance
  • Stati d’animo
  • Successi e insuccessi, come gestirli
  • Concentrazione, come focalizzare l’attenzione su ciò che si sta facendo
  • Gestione del sonno e problematiche connesse
  • Tecniche di rilassamento
  • Motivazione
  • Gestione dello stress
  • Analisi e superamento delle difficoltà
  • Paure, insicurezza e mancanza di convinzione

 

In che modo intervenire?

Gli approcci devono essere centrati sulla persona, analizzando la soggettività individuale, con risorse e limiti personali.

Un ruolo fondamentale rivestono:

  • Motivazione: per abbassare le percentuali di abbandono e lo sconforto per gli insuccessi
  • Autostima e autoefficacia
  • Comunicazione efficace, dialogo interiore
  • Individuazione delle difficoltà e dei limiti
  • Gestione delle emozioni
  • Allenamento ideomotorio
  • Concentrazione
  • Problematiche alimentari
  • Abuso di sostanze
 

Esercizi di rilassamento progressivo, respirazione, training mentale, possono aiutare a migliorare la performance agonistica a lungo termine.