Blog - 12 Settembre 2022

Cambiare? Alla bambina del futuro

Ti svegli, qualche sera prima hai trascorso una serata fuori, solo donne, non ti è capitato spesso negli ultimi tempi. Sono giorni che pensi alle frasi che si sono susseguite, alle riflessioni che si sono tessute intorno a quel tavolo.
Vai a correre e le voci si alternano veloci nella mente, fluide, mentre le gambe ti portano, all’alba, in cima; arrivi in vetta e i pensieri si fanno più fitti.
Ora scorri le notizie sul giornale, guardi velocemente le news, quelle immagini forti della guerra che attirano la tua attenzione mentre sorseggi un cappuccino, notizie di donne che sono morte…violenze.
Ripensi alle tue pazienti, alle parole nello studio, a quei tagli sulle braccia, a quei corpi magrissimi che gridano: “Guardami!”,
a quella sofferenza che non si sopporta più.

A quella tristezza che nessuno vuole vedere.

Poi ti fermi, respiri ed inizi a scrivere…

Cambiare?

…qualcosa andrebbe cambiato, perché non ci si può vergognare di voler essere felici o di essere tristi, ognuno a suo modo, magari diverso dagli altri.

Tanti problemi nascono dalle aspettative dell’Altro, da quello specchio che si è rotto, che non rimanda più l’immagine che si pensava corretta, giusta, accettata.

Bisognerebbe smetterla di immaginarci una bambina con i fiocchetti e le treccine, che gioca alle bambole, sorridendo, aspettando di diventare grande e che il principe azzurro la sposi, in un mondo rosa, dai colori pastello.

Insegniamo che non serve un altro che la salvi, perché il futuro, quella bimba, se lo guadagnerà da sola. Potrà pensare di fare tutto ciò che vorrà; forse incontrerà, quella metà della mela, di cui tanto si parla, ma magari, ci andrà insieme a saltare a cavallo o a tirare al poligono.

Lasciamole giocare, svegliamole piano perché avranno tutta la vita per sentire la sveglia; non obblighiamole a mangiare quello che non vogliono, perché già il futuro insegnerà che non si può fare sempre quello che si vuole.

Mostriamo quanto sia bello sperimentare, per crearsi dei gusti propri, per non uniformarsi a quello che piace a tutti.

Parliamo di una vita che sarà difficile, che il mondo non sarà sempre di colori pastello e di persone buone ma che accanto alla tristezza ci saranno sempre i tramonti mozzafiato, le albe che ti fanno scendere le lacrime, l’immensità della natura, che ti stupisce.

Ammettiamo che nella vita si possa inciampare, finire con le gambe sotto sopra, ammaccati…ma che l’importante sarà poi rialzarsi, imparando a stare attenti a quei bastoni che fanno cadere. Che un errore non è per sempre, che da un fallimento ci si può risollevare, che la nostra persona non verrà messa in discussione per uno sbaglio, ma sarà solo un errore di cui magari scusarsi, per cui aggiustarsi, rimettere i pezzi insieme ma sarà  -solo un errore-.

Ascoltiamole perché con l’esempio imparerà ad ascoltare. Mostriamo il nostro interesse e amore per il prossimo…perché sarò questo che contribuirà a cambiare il mondo.

Lasciale sbagliare, ma rimanendo accanto quando succederà; usiamo i no, ma con senso.

Insegniamo che il buio non fa così paura, che senza non ci sarebbe il giorno…che l’oscurità, con una pila, fa meno terrore. Che il bosco di notte non ti uccide, che il lupo non si divorerà la  nonna, non ti morderà…ma che bisogna aver rispetto della natura e dei suoi abitanti.

Non lasciamole davanti allo schermo per ore, perché non perdano la fantasia. Spieghiamo che la vita non è quella platinata dei social; dietro a tante immagini perfette, non si sa mai cosa realmente ci possa essere.

La vita è bella viverla e le immagini immagazzinarle nella mente, non solo  imprimerle su Instagram.

Insegniamo che il corpo è meraviglioso, anche quando è diverso; che provare piacere non è peccato e che nella vita si è liberi di innamorarsi, perché sarà la sua felicità che sarà importante e non quello che si saranno immaginati gli altri, per lei.

Smettiamola di dire non ho tempo, non ci riesco, non posso perché ci sono solo due tipi di problemi…quello che non ha soluzione: la morte. Se sarà la nostra, se ne duoleranno gli altri, se sarà quella altrui, si potrà elaborare, anche se farà male. Per gli altri problemi una soluzione c’è sempre e quindi non sono problemi.

Dimostriamo che ci sono mille modi di essere donna e non solo quello di essere mamma.

Insegniamo che prima di mettere i piedi giù dal letto, al mattino, la cosa migliore che si può fare è di pensare ad un motivo per sorridere

perché intanto la vita è nostra e se non lo faremo sarà solo un peccato per noi.

Che il proprio parere è importante esprimerlo per essere rispettate,

che certe opinioni antiquate vanno cambiate,

 per essere libere.